Il coreografo norvegese Alan Lucien Øyen chiuderà il festival Torinodanza nella Sala Grande delle Fonderie Limone il 25 e 26 ottobre con “Story, Story, Die”, in prima nazionale.
Alcuni momenti dello spettacolo nelle foto di Mats Bācker
Abbiamo intervistato in esclusiva Alan Lucien Øyen nell’articolo “Gli scheletri che ballano spaventano l’ansia” sulla Lettura/Corriere della Sera in edicola dal 16 ottobre 2022.
Il coreografo Alan Lucien Øyen
Dopo essersi diplomato in danza classica all’Accademia Vaganova Peter Torney e alla State School of Art di Oslo, il coreografo, scrittore e regista Alan Lucien Øyen (Bergen, Norvegia, 1978) è entrato a far parte della compagnia di danza contemporanea nazionale norvegese Carte Blanche dove ha incontrato la coreografa americana Amanda Miller direttrice della Pretty Ugly Dance Company di cui è diventato ballerino, a Colonia, in Germania. Nel 2004 ha creato la sua prima coreografia, ispirata al saggio di Jean Baudrillard “Écran Total”, e nel 2006 ha fondato la compagnia multidisciplinare Winter Guests. Dal 2009 scrive testi con il drammaturgo e regista britannico Andrew Wale. Nel 2014, Winter Guests ha vinto il premio teatrale norvegese Hedda Award per il “miglior testo” dello spettacolo di quasi sei ore “Coelacanth”. Nel 2016, Winter Guests ha lavorato in residenza presso il Robert Wilson Watermill Center di Long Island, New York. Oltre al lavoro con il suo gruppo, Øyen ha ricevuto commissioni da teatri d’opera e compagnie di danza internazionali: è stato tra i primi coreografi incaricati di una creazione per il Wuppertal Tanztheater Pina Bausch presentata nel 2018 e in tour in tutto il mondo. Per il Ballet de l’Opéra de Paris ha firmato la sua prima creazione “Cri de Coeur”, in scena al Palais Garnier dal 20 settembre 2022.
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